Non potevamo che iniziare il nuovo anno parlando dei trend fintech del 2021
Si parla da diversi anni di fintech e nel 2020 la “finanza tecnologica” ha dato prova che, quello che era solo un settore ad alto potenziale, ha mostrato il suo vero valore.
Quest’anno, che come sappiamo ci ha distanziato fisicamente, ha fatto emergere necessità di soluzioni tecnologiche applicate a un mondo finanziario storicamente reticente al cambiamento.
É arrivato quindi il momento di tirare le somme e condividere quelli che secondo noi si prospettano essere i 5 trend fintech nel 2021.
1) Trend Fintech 2021: L’ascesa dei sistemi di pagamento
Gli acquisti on line sono diventati ormai la prassi e il 2020 ha fatto esplodere esponenzialmente il settore, contactless e QR code rappresentano il futuro dei pagamenti.
Nota di merito è la chiusura di un round da 93 milioni di Euro in novembre da parte di Satispay (società italiana), al quale hanno partecipato Square inc e Tencent.
Altra prova del fatto che si tratti di un settore in forte crescita, se ne servissero ancora, è il fatto che aziende come Enel X hanno iniziato ad investire in questa verticale per sviluppare il proprio sistema di pagamento.
2) Digital lending e big data (lending as a service)
Per le banche diventerà sempre più importante conoscere il modo in cui si comporta un’impresa per poter erogare meglio e in maniera puntuale il credito.
Conoscere i trascorsi di un’impresa in termini di cash flow sarà la chiave per l’erogazione del credito.
A questo proposito diventano fondamentali i big data e l’integrazione portata dall’open banking tramite le API di piattaforme che si occuperanno di quest’attività. Seguiranno il percorso delle imprese per capirne l’andamento ed evitare il rischio di default e non pagamento del debito.
3) Investimenti in Deeptech
Deeptech è un termine che raccoglie diverse e varie tecnologie che saranno rivoluzionarie in ambito fintech, tra le tante citiamo:
- L’intelligenza artificiale, che applicata alla finanza potrebbe portare all’eliminazione degli errori nelle procedure bancarie. Nell’Insurtech, ad esempio, grazie all’ausilio dei Big Data nell’elaborazione delle informazioni si potranno ridurre gli errori nelle previsioni di rischio, con un notevole vantaggio in termini di costi del premio per il cliente finale.
- La blockchain applicata in ambito pagamenti per rendere le transazioni sempre più sicure e trasparenti, con un miglioramento della tracciabilità dei movimenti di denaro attraverso conti e wallet.
Ad oggi la culla del deeptech si trova in Israele, basta infatti osservare la mappa Deeptech dell’ecosistema israeliano per constatare l’esistenza di oltre 150 realtà.

4) Luci puntate sul Regtech
Il Regtech coincide con l’impiego da parte delle aziende di strumenti tecnologici a supporto delle procedure di adeguamento, conformità e rispetto di norme e regolamenti.
A tal proposito ricorderemo come già nel 2015 il Regtech sia stato identificato, per la prima volta, dal regolatore inglese FCA (Financial Conduct Authority) come:
“Un sottoinsieme del fintech che si concentra su tecnologie che possono facilitare l’erogazione di requisiti normativi in modo più efficiente ed efficace di quanto già succeda”.
In un mondo come quello della finanza, fatto di regole e oggi più che mai di tecnologia, il Regtech non può che essere un trend che crescerà in parallelo.
5. Trend Fintech 2021: Wealthtech
Può uno dei settori più human intensive del mercato dare spazio alla tecnologia? Secondo noi, e non solo, si.
Questo non vuol dire che l’uomo verrà soppiantato dalla tecnologia, ma più che altro aiutato nella gestione degli investimenti.

La tecnologia che più si sta facendo notare è il robo advisory. Per citare un dato su tutti: le masse gestite da robo-advisory hanno fatto registrare un x 2.5 dal 2018 ad oggi.
Per le società di wealth management significa una riduzione significativa dei costi di commissione. Una variable sempre più sotto la lente d’ingrandimento da parte delle generazioni millennials, futuri detentori di capitali.
Ricordiamo che in Italia il trend ha visto la nascita di due società che si occupano di questo: Moneyfarm e Euclidea.
Conclusioni
Per concludere vorremmo lasciarci con un auspicio. Si è parlato tanto di fintech in questi ultimi anni ma non si erano mai realmente palesate le necessità e i problemi che possono essere rispettivamente soddisfatte e risolte dal fintech.
Tra le grandi sfide del settore la collaborazione tra fintech e banche, ma soprattutto la collaborazione tra i player del mercato finanziario attraverso la creazione di consorzi fintech e grazie al lavoro delle associazioni.
Solo remando nella stessa direzione sarà possibile spingere il settore in una fase successiva e sicuramente più matura.