Il digital contact tracing è la versione tecnologica del classico contact tracing usato da sempre come strumento per combattere le epidemie. L’obiettivo del contact tracing è individuare tutte le persone che sono venute in contatto con un paziente infetto. In questo modo possano essere messe in isolamento per evitare l’ulteriore diffusione del virus e testati per scoprire se sono stati infettati.
Il tracciamento dei contatti in maniera classica prevede di chiedere al paziente di indicare tutte le persone venute a stretto contatto nelle precedenti due settimane. Questo metodo però ha un’efficacia limitata in quanto il paziente potrebbe aver avuto contatti con persone che non conosce o che non ricorda.
Il contact tracing è molto più efficace se si utilizzano le tecnologie che abbiamo a disposizione oggi ed è qui che cominciamo a parlare di contact tracing digitale tramite app per cellulare. Questa strategia ha avuto un ruolo determinate nella gestione dell’emergenza pandemica in alcuni stati asiatici come la Corea Del Sud. L’approccio avuto da questi paesi è, però, difficilmente accettabile in Europa in quanto prevede forti compromessi per quanto riguarda la gestione della privacy.
In Corea, ad esempio, le autorità sanitarie e di polizia- possono avere accesso ai dati GPS del cellulare, carte di credito, viaggi e informazioni mediche delle persone infette o che hanno avuto contatti con infetti.
In occidente si sta pensando di adottare contact tracing app sul modello che stanno sviluppando Google e Apple insieme, il quale prevede di utilizzare solo i dati bluetooth. Lo stesso modello è stato adottato dall’app scelta dal governo Italiano, Immuni.
Come funzionano le app di contact tracing
Google e Apple stanno lavorando per mettere a disposizione delle API (Application Programming Interface), strumenti utilizzati dagli sviluppatori di software.
Questi sviluppatori consentano alle app appositamente sviluppate di identificare la distanza dagli altri cellulari utilizzando il segnale bluetooth, quindi escludendo il gps e non tracciando la posizione dell’utente.
Gli smartphone, sfruttando la tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy), segnalano il proprio codice identificativo e ricevono i codici identificativi degli smartphone delle persone che sono che si trovano raggio di 1,5/2m per un tempo superiore ai 15 minuti. I codici sono memorizzati nel database locale dell’applicazione, tenendo così traccia di chi abbiamo incrociato. Per garantire la privacy degli utenti, i codici identificavi sono cifrati.

Gli operatori sanitari, dopo aver identificato una persona positiva, caricheranno il suo codice identificativo sul server dell’applicazione. Funzionerà così l’app Immuni, si sincronizzerà col server per avere la lista delle persone infette costantemente aggiornata. Nel caso nella lista dei codici delle persone incontrate ci sia un codice appartenente alla lista degli infetti, l’utente sarà avvisato con una notifica e in questo modo potrà evitare di diffondere ulteriormente il contagio.
I dubbi sulla privacy
Le app di contact tracing portano con sé molti dubbi sulla gestione della privacy, soprattutto in quanto associate a dati sensibili come la propria salute. Sicuramente l’utilizzo della sola tecnologia bluetooth e la cifratura dei codici identificativi sono dei meccanismi che alzano il livello di privacy degli utenti. Inoltre, i creatori di Immuni hanno dichiarato che rilasceranno l’app con licenza open source. Questo aspetto è molto significativo in quanto garantisce una migliore trasparenza su come i dati vengono trattati all’interno dell’app.
È necessario, inoltre, che gli enti coinvolti si impegnino a eliminare il sistema e a cancellare tutti i dati alla fine dell’emergenza creata dal coronavirus.
Le app di contact tracing potrebbero giocare un ruolo determinante nella gestione della crisi sanitaria e nel favorire la graduale diminuzione delle restrizioni per tornare più velocemente alla normalità, minimizzando il rischio di una seconda ondata epidemica. Per il loro successo sarà fondamentale che ci sia un tasso di adozione elevato da parte dei cittadini.