Gli eventi virtuali sono il presente e saranno il futuro.
Non tutti conoscono a fondo il mondo degli Eventi e del Live Entertainment. In realtà questa industry muove, in Italia, un pil di 36,2 miliardi di Euro e dà lavoro a oltre 570 mila persone.
Il settore dello spettacolo ha dovuto assorbire autonomamente gli effetti della crisi che subisce per via del sostanziale blocco delle attività e dovrà continuare a farlo.
Da qui sorge la necessità di adoperarsi e rimboccarsi le maniche perché la minaccia di una chiusura di massa delle attività di questo settore non si concretizzi. Ci si deve quindi ingegnare e trovare delle alternative. Se il nostro prodotto non va bene per l’attuale situazione bisogna diversificare.
Anche in natura, il cambiamento è la base della sopravvivenza ed è per questo che qui di seguito faremo un piccolo viaggio alla scoperta di come gli eventi stanno cambiando per adattarsi ad un mondo molto diverso rispetto a solo qualche mese fa.
Gli eventi aziendali
Tutti noi stiamo facendo molte più riunioni online di quanto vorremmo e così crescono le società che si occupano di videoconference (i download di queste app sono aumentate del 90% dal periodo pre-covid) e crescono i servizi offerti dalle aziende di forniture per gli eventi come gli studi e location di vario tipo, virtuali, immersivi e tecnologici.
Pur di non perdere i benefici che gli eventi apportano e per proteggere gli investimenti in parte già fatti, tantissime aziende stanno virando sul virtuale. Il Wired Next Fest, uno dei festival sull’innovazione di maggior successo, ha già annunciato la traslazione dell’edizione 2020 da analogica a virtuale e, come Wired, tantissime altre realtà stanno seguendo la stessa rotta. Gioco o forza, chi prima e chi dopo, tutti faranno questo passaggio. Ma le tempistiche diventeranno cruciali.
Il live entertainment
Tutt’altra storia vale per gli eventi di intrattenimento di massa come ad esempio i concerti. Ancora per diverso tempo (non c’è ancora una previsione realistica) non sarà infatti possibile aggregarsi in migliaia davanti ad un palco. E anche qui si sta assistendo ad una fase di incertezza che però, come sempre, fa venire fuori le idee rivoluzionarie.
In Italia è stata fatta una proposta alla quale hanno già aderito oltre 20 città. Si chiama Live Drive In, e sarà un festival che sarà fruibile in modalità drive in, ovvero ognuno con la propria auto. Naturalmente c’è chi dice che non è la stessa cosa, ma è anche vero che le persone hanno voglia di distrazioni e il mercato degli eventi……anche! Così si incontrano domanda e offerta e la cooperazione di agenzie, società di management, allestitori, service AVL, che mettono insieme le loro forze per la sopravvivenza di tutti.
Un altro che si è dimostrato precursore è Travis Scott che ha fatto il suo show di lancio del nuovo album su Fortnite. Vi assicuro che è uno show ad effetto, anche se non siete amanti del rap americano:
È evidente come l’altra parola chiave diventa “sinergia”. Sinergia tra entità, apparentemente estranee le une alle altre, che per affrontare una crisi si mettono insieme e creano qualcosa di totalmente nuovo, battendo la strada di un futuro che ci sembra ogni istante più vicino.
Rimane una questione importante, quella dell’interazione umana.
Gli eventi sono un medium importantissimo per il marketing, consentono di vivere l’esperienza del brand e questo tipo di esperienze sono trasformabili in centinaia di modi diversi.
Quello che non è trasformabile è l’interazione tra persone che stanno vivendo la stessa esperienza.
La nuova sfida per il futuro sarà quella di riuscire a preservare l’interazione umana, la condivisione di esperienze, i sorrisi scambiati, il drink offerto. E saranno modi che, sono sicuro, adesso crederemmo impossibili.