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L’IMPACT INVESTING DI LITA.co

Abbiamo parlato di diverse piattaforme di crowdfunding, ma per la prima volta affrontiamo una modalità di crowdfunding ad impatto sociale grazie a LITA.co.

LITA.co è una piattaforma pioniera in Europa nell’impact investing, specializzata nel finanziare tramite equity crowdfunding progetti ad alto impatto sociale.

Il nome “LITA” deriva dall’acronimo di quattro termini: LIVE, IMPACT, TRUST e ACT, per sottolineare la natura sociale ad alto impatto, la fiducia che si genera all’interno della community ed il ruolo fondamentale degli investitori che possono investire in autonomia in qualcosa di unico.

Si parla sempre di più economia reale come nuova metodologia per finanziare progetti concreti, in contrapposizione all’economia finanziaria che si focalizza sugli strumenti finanziari.

Insieme all’economia reale, l’altra parola di questa piattaforma è la sostenibilità, la continua ricerca di progetti imprenditoriali che rispondano alle sfide più urgenti per un futuro sostenibile.

Entra quindi in gioco l’allineamento con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), in quanto ogni progetto deve dimostrare di rispondere ad almeno uno 17 obiettivi stabiliti dall’ONU per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.

I numeri di LITA.co

Analizzando LITA.co ci troviamo davanti una società fondata nel 2014, che ha raccolto in 6 anni oltre 40 milioni di Euro in più di 120 campagne crowdfunding.

LITA.co è nata in Francia ma negli ultimi anni si è sviluppata aprendo diverse branch anch in Belgio ed Italia, dove è presente oltre con la piattaforma interamente tradotta, con un team dedicato ed i primi progetti nazionali. La branch italiana è una startup innovativa, fondata in Italia nel 2018, operativa dal 2019 e riconosciuta da CONSOB.

I progetti di LITA.co 

Investendo in Equity Crowdfunding, come spiegato nell’articolo sulle differenze tra equity e lending, si investe nel capitale della società di cui si diventa soci.

Non è quindi necessario conoscere il rendimento del progetto a priori come invece accade nel lending.

In LITA.co si possono finanziare progetti imprenditoriali ad elevato impatto sociale ed ambientale in grado di coniugare all’interno del proprio modello di business sia la dimensione economica che quella sociale. Aziende con una spiccata vocazione sociale in grado di sviluppare modelli di business sostenibili ed inclusivi.

Le macro categorie di progetti in LITA.co sono chiamati:

  • TECH FOR GOOD: start-up con reali prospettive di crescita con un progetto innovativo e rivoluzionario.
  • IMMOBILIARE SOSTENIBILE: progetti immobiliari sociali ed eco-sostenibili come la costruzione di spazi abitativi ecologici in grado di consentire a tutti il diritto ad un’abitazione dignitosa.
  • PMI: aziende mature che hanno raggiunto dimensioni significative che si finanziano per la creazione o il consolidamento di posti di lavoro.
  • ENERGIE RINNOVABILI: nuovi parchi energetici: solari, eolici, idroelettrici o a biomassa.
  • SVILUPPO DEL TERRITORIO: PMI locali che finanziano lo sviluppo di iniziative positive per il proprio terriorio.

Perché investire con LITA.co

La risposta più semplice alla domanda “Perché investire con LITA.co?” è altrettanto semplice: diversificare il proprio portafoglio con progetti unici che fanno del bene.

Si investe online, il ticket minimo dipende dai progetti, solitamente parte da 100€, ed ogni progetto viene analizzato e monitorato non solo durante la campagna, in modo 100% trasparente

Investire il LITA.co fa bene al sociale ma anche al portafoglio grazie alle agevolazioni fiscali per gli investimenti in Start-Up e PMI Innovative.

Parliamo di una detrazione dall’imposta IRPEF pari al 30% di quanto investito, per un importo massimo pari a euro 1.000.000 annui e l’obbligo di mantenimento dell’investimento per un minimo di 3 anni. Se il credito d’imposta supera l’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione entro i 3 anni successivi. 

Come si investe con LITA.co

Basta completare il form di registrazione ed effettuare il test di appropriatezza per avere accesso a tutti i contenuti della piattaforma ed iniziare ad investire.

Bastano poche decine di euro per iniziare ed i pagamenti possono essere effettuati con bonifico bancario, l’intermediario finanziario che consente le movimentazioni di flussi monetari è Banca Sella.

Dalla dashboard del profilo è possibile monitorare il portafoglio con una dettagliata reportistica periodica relativa alle imprese finanziate.

Non è un investimento garantito, per cui esiste il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito. Al momento non è presente un mercato secondario per rivendere i propri titoli per cui si tratta di un investimento illiquido.

Disclaimer: come sempre nelle nostre recensioni selezioniamo solo fintech e prodotti che conosciamo e utilizziamo in prima persona. Non siamo consulenti finanziari, valutiamo le fintech per i loro servizi ed espriamo un parare del tutto personale.

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DIFFERENZE TRA EQUITY E LENDING CROWDFUNDING

Come capire quali sono le principali differenze tra le piattaforme di equity e lending crowdfunding

Nell’universo delle piattaforme di crowdfunding esistono due grandi macro tipologie, quelle di tipo equity e quelle di tipo lending.

Le differenze tra queste due tipologie sono ben delineate, da una parte l’equity è inteso come raccolta e partecipazione nel capitale di una società, mentre il lending è letteralmente un prestito.

Differenza nette, che nella finanza tradizionale potremmo paragonare a strumenti come le azioni e le obbligazioni. 

Equity crowdfunding, cos’è e come funziona

Nel caso dell’equity, l’investimento che viene effettuato attraverso una piattaforma corrisponde a una quota della società proponente: si investe direttamente nel suo capitale capitale sociale, diventandone soci e condividendone il rischio d’impresa ed i conseguenti futuri dividendi. 

All’interno del modello di raccolta equity, come avviene nella quotidianità delle aziende, possono coesistere diverse classi di soci, con o senza alcuni privilegi come il diritto di voto in base agli importi investiti. 

Remunerazione

Ma veniamo a quello che interessa davvero all’investitore: come si guadagna, cioè, con questa tipologia di investimenti. 

La tipologia di remunerazione dipende molto dalla campagna, dal momento che si possono finanziare piani industriali delle società proponenti con una durata  dell’investimento indeterminata e senza alcuna indicazione di un possibile ROI atteso, oppure come nel caso del crowdfunding immobiliare è possibile finanziare una singola operazione investendo nella promessa di un ROI stimato ad una data scadenza.

Quando si parla di raccolte in equity per startup si investe nel potenziale di un’azienda che nel lungo periodo potrebbe generare un ritorno da una possibile exit. 

Le più longeve piattaforme di equity in Italia sono 200Crowd, Wearestarting, Mamacrowd e Crowdfundme. Menzioniamo per quest’ultima una quotazione all’AIM che fa ben sperare per il settore.

A livello internazionale citiamo Crowdcube e Seedrs, che hanno finanziato nel corso degli anni alcune campagne particolarmente significative soprattutto nel mondo fintech.

Mentre per il mondo del real estate le piattaforme italiane da citare sono Walliance e Concrete che permettono di investire in progetti immobiliari.

Lending crowdfunding, cos’è e come funziona

Il lending, dalla traduzione stessa del termine, ha come sottostante un contratto di prestito. L’investimento consiste nel prestare i propri risparmi ad una società, solitamente non un spv ma la società con operatività storica, in cambio di un tasso d’interesse corrisposto secondo un piano di ammortamento prestabilito.

Anche in questo caso non mancano le varianti, ci sono ad esempio i ritorni stimati e i tassi fissi, la quota di capitale può essere rimborsata alla scadenza del finanziamento (bullet) o alla francese (che prevede il rimborso di quota capitale insieme alla quota degli interessi). 

Remunerazione

La remunerazione con il lending crowdfunding dipende in larga parte dai risultati economici ottenuti dalla società che riceve il finanziamento, in poche parole dipende dai flussi di cassa futuri. Tali flussi devono risultare positivi per far si che un’operazione venga giudicata positivamente sia dalle piattaforme che presenteranno l’operazione che dagli investitori.

I ritorni e la restituzione del capitale possono prevedere rate mensili, trimestrali o una liquidazione alla conclusione del prestito. 

Nel caso di un piano di ammortamento alla francese, in base alla periodicità (mensile, trimestrale etc.) si riceve per ogni rata una quota mista che comprende sia i rendimenti che la graduale restituzione del capitale.  

Con la tipologia di finanziamento bullet invece, gli interessi vengono distribuiti su base mensile o trimestrale e il capitale rimborsato a fine finanziamento. 

Esistono numerose piattaforme di lending, nel mondo del finanziamento alla PMI spicca October (ex lendix) sopra tutte per la diversificazione geografica e il track record di campagne, mentre in Italia seppur tra le realtà più recenti a cavallo tra il settore immobiliare, industriale e energetico vale la pena menzionare la piattaforma RE-Lender.

Differenze e rischi

Quando si parla di equity e lending, si parla sempre di piattaforme con caratteristiche specifiche che operano secondo la legislazione vigente. Non esistono evidenze sul fatto che una modalità sia migliore, più redditizia, meno rischiosa dell’altra, dipende tutto dalla società che raccoglie i fondi.

La piattaforma in entrambi i casi è un mero intermediario che ha solamente il compito di valutare e pubblicare il progetto, è una vetrina per le varie opportunità d’investimento. 

Il rischio di perdita totale o parziale dell’investimento c’è sempre in entrambi i casi, come in qualsiasi investimento, nulla è garantito, altrimenti si perderebbe il concetto stesso nell’investire. Sia per chi vuole farsi finanziare che per chi vuole investire è sempre necessario studiare le singole piattaforme, ricercare esperienze di utenti online, analizzare il track record delle operazioni lanciate e concluse.

La parola chiave in questo settore è una ed una sola: trasparenza.