Intervista con Federico Roesler Franz, Commercial Country Head Italy di Solarisbank (english version below).
Ciao Federico, innanzi tutto grazie per essere su Fintech Titans a parlare di fintech e nello specifico di Solarisbank. Raccontaci di voi, qual è il vostro core business e quali servizi offrite?
Solarisbank è la principale piattaforma europea di Banking-as-a-Service. Forte di una licenza bancaria tedesca completa, concessa dall’Autorità Federale Tedesca di Supervisione Finanziaria (BaFin), la società permette a tutte le aziende di offrire servizi finanziari senza la necessità di una licenza propria, evitando così i consistenti oneri finanziari e burocratici connessi. La sua piattaforma tecnologica dispone di una vasta gamma di prodotti modulari, tra cui conti bancari digitali, soluzioni di identificazione e di prestito, nonché servizi di asset digitali.
In Italia, il BaaS (Banking-as-a-Service) è un concetto ancora abbastanza nuovo per il grande pubblico, per questo è importante spiegare cosa sia esattamente, così che tutti possano apprezzare e cogliere le opportunità che questa tecnologia dirompente e democratica apre nel nostro Paese. Il BaaS permette a qualsiasi azienda di offrire servizi finanziari direttamente ai loro clienti implementandoli in modo rapido e conforme alle normative, tramite API facili da integrare nei pacchetti di servizi a valore aggiunto. Aziende operanti in ogni settore che si rivolgono ad una piattaforma BaaS come Solarisbank possono integrare, nella loro offerta, servizi finanziari. Questa tendenza è anche conosciuta come Embedded Finance – o Finanza Integrata – e sempre più
neobanche e non-banche stanno entrando nel mercato dei servizi finanziari, che possono integrare direttamente e offrire ai clienti sotto il proprio marchio. Il nostro obiettivo è quello di affermarci come la prima piattaforma di BaaS in Europa attraverso il quale il mercato europeo della finanza integrata prospererà.
Come si è espansa Solarisbank a livello internazionale?
Solarisbank è stata fondata in Germania nel 2016 e abbiamo vissuto una crescita enorme negli ultimi anni. I ricavi sono sostanzialmente raddoppiati di anno in anno e gli investitori di alto profilo hanno confermato il loro supporto participando ad ogni round di finanziamento e confermando la bontà del business che Solarisbank propone. Infatti, anche il nostro ultimo Series D round è stato
oversubscribed, portandoci a una valutazione totale di 1,4 miliardi euro e consolidando la nostra posizione come leader del mercato.
Il capitolo attuale di sviluppo riguarda proprio l’espansione e consolidamento internazionale: abbiamo appena inaugurato filiali in Francia, Spagna e Italia, sebbene fossimo già attivi su questi mercati attraverso il
passporting. Ora, proprio attraverso la creazione di entità dedicate e l’offerta di IBAN locali in questi tre nuovi mercati, ci ancoriamo saldamente ai rispettivi ecosistemi finanziari nazionali, che ci consentono di offrire ai nostri partner servizi su misura per le esigenze del mercato locale e avvicinandoci ulteriormente ai nostri clienti finali.
Quali saranno le tendenze sul futuro del banking secondo te?
Vediamo sicuramente una tendenza verso il
vertical banking, o banca di nicchia, con sempre più neo-banche che vanno in questa direzione rivolgendosi a gruppi target molto specifici (dal sustainable banking, alle banche “di genere” o alle soluzioni per le PMI e per i liberi professionisti).
La tendenza della finanza integrata sta cambiando fondamentalmente il modo in cui interagiamo con i servizi finanziari ed è destinata a rivoluzionare in positivo l’industria dei servizi finanziari. Se consideriamo le cifre e i dati, la tendenza è più che chiara: secondo una ricerca che abbiamo condotto in collaborazione con l’istituto di ricerca Handelsblatt nell’aprile di quest’anno, il potenziale della finanza integrata e quindi del Banking-as-a-Service è immenso. Solo in Europa, quasi 500 milioni di conti bancari sono in palio nei prossimi anni. Lightyear Capital stima che il mercato globale della Embedded Finance crescerà esponenzialmente passando dai circa 22,5 miliardi di euro attuali a quasi 230 miliardi di euro entro il 2025.
Gli Stati Uniti con le loro Big Tech americane e la Cina sono considerati pionieri di questo sviluppo. Dove si trova l’Europa in confronto?
Gli Stati Uniti e la Cina sono pionieri, mentre l’Europa si sta già facendo strada – avendo già molte iniziative nei grandi mercati (con attori come Samsung, Orange, Lidl). C’è sicuramente uno sviluppo interessante, ma c’è ancora enorme spazio per crescere, il che rappresenta un’opportunità molto interessante per le aziende.
C’è un chiaro incentivo per i regolatori europei a promuovere la finanza integrata, promovendo parità di condizioni per i servizi finanziari in Europa. Se non solo le banche, ma qualsiasi azienda può offrire servizi finanziari conformi, allora il risultato è una concorrenza molto più grande e, di conseguenza, più varietà e servizi di migliore qualità per i consumatori. D’altra parte, la finanza integrata sarà uno strumento essenziale per difendere e rafforzare le aziende tecnologiche europee contro la concorrenza internazionale.
Se l’Europa vuole posizionarsi come un territorio fertile per il
tech, ha bisogno di plasmare un paesaggio normativo favorevole per far prosperare la finanza integrata. Con la strategia del mercato unico digitale, la Commissione europea sta andando nella giusta direzione. Inoltre, con la direttiva sui servizi di pagamento 2 (PSD2), entrata in vigore nel 2019, è stato fatto un passo in avanti concreto per creare un mercato europeo dei pagamenti meglio integrato. Tuttavia, sarebbe auspicabile un’ulteriore armonizzazione dei mercati finanziari europei, tra cui, ad esempio, un allineamento dei requisiti KYC in tutti gli stati membri.
Quali sono i vostri obiettivi per il mercato italiano e quali sono le prospettive per il 2022?
L’Italia è uno dei mercati chiave per Solarisbank; ci presentiamo sul mercato con l’obiettivo di guidare la crescita del Banking-as-a-Service nel Paese e di aiutare le aziende italiane ad offrire le migliori soluzioni finanziarie ai loro clienti e, in definitiva, a sostenere e accelerare la delicata fase di ripresa post-pandemia. Grazie a diversi strumenti fra cui gli IBAN locali, Solarisbank non solo sta permettendo ai nostri partner di localizzare la loro offerta e di adattarla alle esigenze dei rispettivi clienti finali, ma anche di superare gli ostacoli dettati dalla discriminazione dell’
IBAN.
Il mercato italiano offre un enorme potenziale di crescita – specialmente nel settore bancario delle PMI, che in Italia rappresenta la stragrande maggioranza delle aziende attive. Le PMI hanno l’opportunità di crescere e riprendersi più velocemente grazie ad innovative soluzioni di aziende ad alto indice tecnologico che integrano prodotti BaaS, ed inoltre di accelerare la loro internazionalizzazione; l’obiettivo è coinvolgere un numero sempre maggiore di aziende per affiancarle nello sviluppo di nuove soluzioni e accompagnarle in un percorso di crescita e successo comune.
English Version 
Hi Federico, first of all thanks for being on Fintech Titans to talk about fintech and Solarisbank; could you explain the core business of Solarisbank? What services it offers?
Solarisbank is Europe’s leading Banking-as-a-Service platform. It is important to explain what exactly is Banking-as-a-Service (BaaS) to understand the opportunities that this disruptive technology opens up. BaaS empowers any company to offer financial services compliantly and rapidly via easy-to-integrate APIs. Companies who leverage BaaS platforms can seamlessly integrate financial services such as digital banking accounts and payment cards as well as identification, lending and digital assets services into their own product offering. This trend is also known as Embedded Finance and more and more neobanks and non-banks are entering the financial service market to take on traditional banks. Based on our research we believe that almost 500 million accounts in Europe are up for grabs within the next 5 to 10 years. Our goal is to provide the core European bank on which the European embedded finance market thrives.
How has Solarisbank expanded internationally?
Solarisbank was founded in Germany 2016 and we have experienced a huge growth over the last years. The revenues have doubled year by year and top-tier investors joint our cap table. In fact, our Series D round was oversubscribed with a total valuation of 1.4 billion, cementing our position as the market leader.
We have just opened branches in France, Spain and Italy in July. While we have already been serving these markets by means of “passporting” individual services under our German banking license, we are now taking it one step further. Through setting up dedicated entities and offering local IBANs in these three new markets, we firmly anchor ourselves in their respective domestic financial ecosystems, allowing us to offer our partners services that are tailored to the local market requirements while also generating high engagement with end customers.
What will be the trends of the future of banking according to you?
We definitely see a trend towards vertical banking, or niche banking, with more and more neo-banks going into this direction targeting very specific target groups (from sustainable banking, to banks specifically for women or solutions for SMEs or for freelancers).
The trend of embedded finance is fundamentally changing how we interact with financial services and is destined to disrupt the financial services industry. If we consider figures and data the trend is more than clear: According to research we conducted in cooperation with the Handelsblatt Research Institute in April this year, the potential for embedded finance and thus Banking-as-a-Service is immense. In Europe alone, nearly 500 million bank accounts are up for grabs in the next few years. Lightyear Capital estimates that the global market for embedded finance will grow from around EUR 22.5 billion at present to around EUR 230 billion by 2025.
The U.S. with their American Big Techs as well as China are considered pioneers of this development. Where does Europe stand in comparison?
U.S and China are pioneers, while Europe is already making its way – having already lots of initiatives in big markets (with players like Samsung, Orange, Lidl). There is definitely a development but there is still room to grow, which presents a very interesting opportunity for companies.
There is a clear incentive for European regulators to foster embedded finance. On the one hand, it levels the playing field for financial services in Europe. If not just banks, but any company can offer compliant financial services, then the result is far greater competition and, consequently, more variety and better-quality services for consumers. On the other hand, embedded finance will be an essential tool for strengthening European tech companies against competition.
If Europe wishes to position itself as a stronghold for tech, it needs to shape a favorable regulatory landscape for embedded finance to thrive. With the Digital Single Market strategy, the European Commission is steering in the right direction. Furthermore, with the Payment Services Directive 2 (PSD2), which entered into effect in 2019, a concrete step was taken to create a better integrated European payments market. Nonetheless, further harmonization across the European financial markets would be welcome, including, e.g., an alignment of KYC requirements across all member states.
What are your goals for the Italian market and what are the prospects for 2022?
Italy is one of the key markets for Solarisbank; we present ourselves on the market with the aim of driving the growth of Banking-as-a-Service in the country and to help Italian companies to offer the best financial solutions to their customers and, ultimately, to support and accelerate the delicate post-pandemic recovery phase. Thanks to the local IBANs, is not only enabling our partners to further localize their offering and tailor it to the needs of their respective end-customers, but also tackling the hurdles of IBAN discrimination.
The Italian market offers enormous growth potential – especially in SME banking, which in Italy means the vast majority of the active companies. SMEs have the opportunity to grow and recover faster thanks to BaaS solutions and furthermore accelerate their internationalization.