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LUDOVICO PINCINI, CREATIVE DIRECTOR E FOUNDER DI CREATIVE BULLS

FT: Iniziamo dal tuo percorso, dal design alla finanza, spiegaci come ci sei arrivato.


Il mio è un percorso molto atipico, che parte dal liceo classico per arrivare forse alla cosa più distante: il mondo fintech. Dopo due lauree con lode in Design della Comunicazione, una in Design Sistemico, un diploma all’Alta Scuola Politecnica, e un master in Design di servizi innovativi, decido di proseguire per la mia strada evitando accuratamente tutte le offerte di lavoro che ricevevomda studi e agenzie del settore creativo. Il mio obiettivo era chiaro, fondare un mio gruppo creativo che avesse una cifra progettuale distintiva rispetto alle agenzie tradizionali. Sarà stata lacasualità, forse indotta dal mio interesse per l’innovazione finanziaria, che mi porta da subito a lavorare con parecchie startup fintech e a disegnare per loro piattaforme di trading di vario genere. Di lì a pochi mesi inizio a cogliere il valore, per i clienti, di una progettazione consapevole, e di quanto possa fare la differenza, nel progettare piattaforme fintech, la conoscenza della materia finanziaria e delle dinamiche competitive di questo settore. La lampadina si accese subito: dovevo fondare un’agenzia specializzata in modo verticale per il settore finanziario. E così è nata Creative Bulls.

FT: Di cosa vi occupate esattamente in Creative Bulls?

Creative Bulls è una fintech enabler, e ci occupiamo di “design finanziario”. Contrariamente a tutte le altre agenzie che si specializzano orizzontalmente per tipologia di skill (c’è chi fa packaging, chi
branding, chi motion design, etc…), noi siamo specializzati verticalmente in uno specifico settore (quello del fintech), al quale offriamo tutte le skill creative che sono necessarie. Crediamo che la nostra forza stia nel progettare guardando con un occhio al design, e con l’altro alla finanza,
potendo fornire quindi una consulenza non solo da esperti di creatività, ma di creatività finanziaria applicata che tiene conto in senso critico del contenuto.
Solitamente i designer non vanno molto d’accordo con i numeri e con la finanza, e quello che capita più spesso nel progettare piattaforme di servizi fintech, è che per quanto esteticamente riuscite, queste piattaforme non siano poi ottimizzate con una user experience davvero funzionale. E questo accade perchè un designer “normale” non ha mai piazzato un ordine di trading in vita sua, e non è in grado solitamente di cogliere certe sottigliezze della psicologia degli utenti fintech, che è invece il
fulcro di qualsiasi piattaforma ben progettata.


FT: Milano, capitale della finanza ma anche del design. Credi che queste caratteristiche possano essere un vantaggio competitivo dell’ecosistema milanese rispetto ad altri hub europei?

Certamente. In quanto italiani abbiamo la fortuna di vivere nella patria del design, e questo non solo ci porta in dote una credibilità acquisita rispetto ad altri ecosistemi europei, ma ci permette anche di confrontarci con designer di alto livello e tenere alta l’asticella delle prestazioni
professionali.
È da parecchi anni che Milano cresce a ritmo sostenuto nell’ambito del fintech, e si sta consolidando sempre più come uno degli ecosistemi più importanti in Europa. Poi sono convinto che l’atmosfera che si respira nelle “settimane creative” (dalla design week alle fashion week) aiuti
a costruire quel fermento di idee e quella voglia di innovare che implicitamente si ripercuotono anche sulle dinamiche fintech, a beneficio di tutte le startup coinvolte. Oltre che di attrarre capitali, che sono evidentemente necessari, c’è anche bisogno di un mindset sociale e creativo che la città di Milano mi sembra sia in grado di offrire piuttosto bene.

FT: Vista la tua esperienza nel campo del design for finance, quali pensi siano i trend creativi che spingeranno il design di piattaforme fintech nel 2021?

La componente di design nel mondo fintech è diventata molto rilevante. Sono ormai parecchi i brand che sfruttano il design come leva competitiva affiancandolo ad altre leve di business. A livello di trend puramente estetici, le piattaforme vanno in una direzione caratterizzata da un copywriting
informale più vicino alle persone, layout con una spiccata “cardizzazione” degli elementi, glass effects e, soprattutto, un look&feel che va sempre più nella direzione stilistica del neumorfismo.
Se parliamo invece di trend di posizionamento, che definiscono i brand fintech dal profondo stiamo assistendo ad un’adozione crescente dell’approccio di business purpose-driven, che permette a chi lo adotta di presentarsi non solo come soggetto in grado di portare innovazione
finanziaria ma anche di essere portatore di uno scopo sociale più elevato.

FT: Ti sentiresti di consigliare un’esperienza in una start-up fintech a un giovane che ha appena completato gli studi o consigli prima un’esperienza in una grande corporation?


Iniziare la propria carriera in una startup può essere molto motivante ma può anche disorientare, soprattutto per la mancanza di un confronto pratico rispetto al funzionamento interno di una big corporation. Siamo in un periodo storico in cui convivono realtà lavorative antitetiche, dove la
mentalità agile e flessibile delle startup non è ancora così pervasiva da aver soppiantato le metodiche di lavoro tradizionalmente più “corporate”, e per questo credo sia necessario conoscere bene le dinamiche di entrambi i mondi per poter cavalcare professionalmente al meglio la transizione dal vecchio al nuovo ed essere sicuri difronte alle eventuali incognite. Sembra che si stia tendendo a dinamiche lavorative più simili alle startup, ma finchè esisteranno soggetti che per quanto antiquati sono ancora molto rilevanti, non si potrà prescindere dall’importanza che potrebbe avere l’aver fatto un’esperienza anche in questo tipo di aziende più tradizionali. Per sapere cosa è bene non fare, a volte potrebbe essere utile averlo sperimentato di persona.

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L’INNOVAZIONE PURPOSE DRIVEN DI FLOWE

Se vivi in Italia ed hai accesso ad internet ed ai mass media è praticamente impossibile che tu non abbia già sentito parlare almeno una volta di FLOWE.

Nel nostro caso specifico, essendo appassionati di fintech e di sostenibilità, non ci perdiamo una novità del settore ed eravamo saldamente connessi alla live su Linkedin per il lancio di Flowe presentata da Ivan Mazzoleni CEO (Cultural Energy Orchestrator) di FLOWE, Massimo Doris Amministratore Delegato di Banca Mediolanum e Oscar di Montigny Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer di Banca Mediolanum e Presidente di FLOWE. Un trittico niente male, se sei interessato a rivedere la live questo è il video che fa per te:

Come nasce e come si definisce FLOWE

FLOWE tecnicamente è una Società Benefit, ovvero un’azienda che pur ricercando il profitto ha anche un obiettivo più ampio di tipo sociale. 

Rientra nella categoria delle aziende “purpose driven”, dove l’impatto positivo conta più dei dividendi, si colloca infatti a metà tra una ONLUS e un’azienda classica.

Ciò significa che definirla banca o carta è sicuramente errato e limitante rispetto alla mission che vuole raggiungere. 

Il servizio che offre FLOWE è un conto con IBAN Italiano completamente digitale, gratuito ed ecosostenibile.

A questo conto si collegata una carta di pagamento contactless Mastercard dotata delle più evolute funzionalità di sicurezza e realizzata in un materiale inedito: il legno.

La sostenibilità è quindi carattere distintivo per FLOWE che punta ad un target sensibile alle tematiche ambientali, alla continua ricerca del benessere personale e collettivo.

Partecipando a un progetto di Natural Capital Partner, FLOWE sta contribuendo a fermare la deforestazione di circa 47.000 ettari di foresta, inizialmente previsti per le piantagioni di olio di palma. Questo, più altre iniziative, dà a FLOWEla certificazione di Carbon Neutral, ovvero un’azienda che compensa la CO2 che essa stessa emette. 

Come funziona FLOWE

L’offerta FLOWE è davvero semplice, esistono due piani di attivazione, il primo completamente gratuito, il secondo con un costo mensile di 10€ e funzionalità illimitate. Entrambi vengono aperti in pochi minuti da smartphone con un selfie.

Nel dettaglio le due offerte sono:

  • FAN è il piano totalmente gratuito, ha tutte le funzioni base del conto e della carta FLOWE Si può accreditare lo stipendio, domiciliare le bollette, fare bonifici, fare acquisti su e-commerce e nei negozi. Si attiva in automatico come piano base predefinito alla registrazione. 
  • FRIEND è il piano più avanzato che prevede un costo mensile di 10 € e funzionalità illimitate di carta e conto rispetto alla versione FAN. In aggiunta c’è la grande novità di EcoBalance che stima la quantità di CO2 prodotta dagli acquisti fatti con la carta Mastercard e per compensarla pianta gli alberi necessari a ripianare le emissioni. Il programma è completamente flessibile, non ha obbligo di permanenza, può anche essere provato per un mese e annullato il mese successivo, non ci sono assolutamente vincoli.

Particolarità e vantaggi di FLOWE

La prima e più interessante da sottolineare è la promozione sulla prima ricarica, inserendo il codice TITANFLOWE è possibile ricevere gratuitamente la carta in legno (fino al 31 Gennaio).

La seconda già menzionata sopra è data dall’iniziativa di Flowe che pianta un albero per ogni carta.

La classica promo amico che fa guadagnare per ogni amico che si invita ha un nome proprio in FLOWE e si chiama Arcadia; quando si porta un amico in FLOWE si ricevono delle gemme, la moneta virtuale dell’app, da spendere nel bazar scegliendo giftcard di tantissimi partner come Amazon, Decathlon, Esselunga, Ikea e altri.

L’applicazione di FLOWE include funzionalità come i risparmi programmati e la divisione delle spese tra amici. 

Siamo certi che FLOWE ci stupirà continuamente con nuove campagne, funzionalità ed eventi, è una nuova realtà che vi consigliamo di seguire attentamente.

Disclaimer: come sempre nelle nostre recensioni selezioniamo solo fintech e prodotti che conosciamo e utilizziamo in prima persona. Non siamo consulenti finanziari, valutiamo le fintech per i loro servizi ed esprimiamo un parere del tutto personale.

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L’IMPACT INVESTING DI LITA.co

Abbiamo parlato di diverse piattaforme di crowdfunding, ma per la prima volta affrontiamo una modalità di crowdfunding ad impatto sociale grazie a LITA.co.

LITA.co è una piattaforma pioniera in Europa nell’impact investing, specializzata nel finanziare tramite equity crowdfunding progetti ad alto impatto sociale.

Il nome “LITA” deriva dall’acronimo di quattro termini: LIVE, IMPACT, TRUST e ACT, per sottolineare la natura sociale ad alto impatto, la fiducia che si genera all’interno della community ed il ruolo fondamentale degli investitori che possono investire in autonomia in qualcosa di unico.

Si parla sempre di più economia reale come nuova metodologia per finanziare progetti concreti, in contrapposizione all’economia finanziaria che si focalizza sugli strumenti finanziari.

Insieme all’economia reale, l’altra parola di questa piattaforma è la sostenibilità, la continua ricerca di progetti imprenditoriali che rispondano alle sfide più urgenti per un futuro sostenibile.

Entra quindi in gioco l’allineamento con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), in quanto ogni progetto deve dimostrare di rispondere ad almeno uno 17 obiettivi stabiliti dall’ONU per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente.

I numeri di LITA.co

Analizzando LITA.co ci troviamo davanti una società fondata nel 2014, che ha raccolto in 6 anni oltre 40 milioni di Euro in più di 120 campagne crowdfunding.

LITA.co è nata in Francia ma negli ultimi anni si è sviluppata aprendo diverse branch anch in Belgio ed Italia, dove è presente oltre con la piattaforma interamente tradotta, con un team dedicato ed i primi progetti nazionali. La branch italiana è una startup innovativa, fondata in Italia nel 2018, operativa dal 2019 e riconosciuta da CONSOB.

I progetti di LITA.co 

Investendo in Equity Crowdfunding, come spiegato nell’articolo sulle differenze tra equity e lending, si investe nel capitale della società di cui si diventa soci.

Non è quindi necessario conoscere il rendimento del progetto a priori come invece accade nel lending.

In LITA.co si possono finanziare progetti imprenditoriali ad elevato impatto sociale ed ambientale in grado di coniugare all’interno del proprio modello di business sia la dimensione economica che quella sociale. Aziende con una spiccata vocazione sociale in grado di sviluppare modelli di business sostenibili ed inclusivi.

Le macro categorie di progetti in LITA.co sono chiamati:

  • TECH FOR GOOD: start-up con reali prospettive di crescita con un progetto innovativo e rivoluzionario.
  • IMMOBILIARE SOSTENIBILE: progetti immobiliari sociali ed eco-sostenibili come la costruzione di spazi abitativi ecologici in grado di consentire a tutti il diritto ad un’abitazione dignitosa.
  • PMI: aziende mature che hanno raggiunto dimensioni significative che si finanziano per la creazione o il consolidamento di posti di lavoro.
  • ENERGIE RINNOVABILI: nuovi parchi energetici: solari, eolici, idroelettrici o a biomassa.
  • SVILUPPO DEL TERRITORIO: PMI locali che finanziano lo sviluppo di iniziative positive per il proprio terriorio.

Perché investire con LITA.co

La risposta più semplice alla domanda “Perché investire con LITA.co?” è altrettanto semplice: diversificare il proprio portafoglio con progetti unici che fanno del bene.

Si investe online, il ticket minimo dipende dai progetti, solitamente parte da 100€, ed ogni progetto viene analizzato e monitorato non solo durante la campagna, in modo 100% trasparente

Investire il LITA.co fa bene al sociale ma anche al portafoglio grazie alle agevolazioni fiscali per gli investimenti in Start-Up e PMI Innovative.

Parliamo di una detrazione dall’imposta IRPEF pari al 30% di quanto investito, per un importo massimo pari a euro 1.000.000 annui e l’obbligo di mantenimento dell’investimento per un minimo di 3 anni. Se il credito d’imposta supera l’imposta lorda, l’eccedenza può essere portata in detrazione entro i 3 anni successivi. 

Come si investe con LITA.co

Basta completare il form di registrazione ed effettuare il test di appropriatezza per avere accesso a tutti i contenuti della piattaforma ed iniziare ad investire.

Bastano poche decine di euro per iniziare ed i pagamenti possono essere effettuati con bonifico bancario, l’intermediario finanziario che consente le movimentazioni di flussi monetari è Banca Sella.

Dalla dashboard del profilo è possibile monitorare il portafoglio con una dettagliata reportistica periodica relativa alle imprese finanziate.

Non è un investimento garantito, per cui esiste il rischio di perdita parziale o totale del capitale investito. Al momento non è presente un mercato secondario per rivendere i propri titoli per cui si tratta di un investimento illiquido.

Disclaimer: come sempre nelle nostre recensioni selezioniamo solo fintech e prodotti che conosciamo e utilizziamo in prima persona. Non siamo consulenti finanziari, valutiamo le fintech per i loro servizi ed espriamo un parare del tutto personale.

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DIFFERENZE TRA EQUITY E LENDING CROWDFUNDING

Come capire quali sono le principali differenze tra le piattaforme di equity e lending crowdfunding

Nell’universo delle piattaforme di crowdfunding esistono due grandi macro tipologie, quelle di tipo equity e quelle di tipo lending.

Le differenze tra queste due tipologie sono ben delineate, da una parte l’equity è inteso come raccolta e partecipazione nel capitale di una società, mentre il lending è letteralmente un prestito.

Differenza nette, che nella finanza tradizionale potremmo paragonare a strumenti come le azioni e le obbligazioni. 

Equity crowdfunding, cos’è e come funziona

Nel caso dell’equity, l’investimento che viene effettuato attraverso una piattaforma corrisponde a una quota della società proponente: si investe direttamente nel suo capitale capitale sociale, diventandone soci e condividendone il rischio d’impresa ed i conseguenti futuri dividendi. 

All’interno del modello di raccolta equity, come avviene nella quotidianità delle aziende, possono coesistere diverse classi di soci, con o senza alcuni privilegi come il diritto di voto in base agli importi investiti. 

Remunerazione

Ma veniamo a quello che interessa davvero all’investitore: come si guadagna, cioè, con questa tipologia di investimenti. 

La tipologia di remunerazione dipende molto dalla campagna, dal momento che si possono finanziare piani industriali delle società proponenti con una durata  dell’investimento indeterminata e senza alcuna indicazione di un possibile ROI atteso, oppure come nel caso del crowdfunding immobiliare è possibile finanziare una singola operazione investendo nella promessa di un ROI stimato ad una data scadenza.

Quando si parla di raccolte in equity per startup si investe nel potenziale di un’azienda che nel lungo periodo potrebbe generare un ritorno da una possibile exit. 

Le più longeve piattaforme di equity in Italia sono 200Crowd, Wearestarting, Mamacrowd e Crowdfundme. Menzioniamo per quest’ultima una quotazione all’AIM che fa ben sperare per il settore.

A livello internazionale citiamo Crowdcube e Seedrs, che hanno finanziato nel corso degli anni alcune campagne particolarmente significative soprattutto nel mondo fintech.

Mentre per il mondo del real estate le piattaforme italiane da citare sono Walliance e Concrete che permettono di investire in progetti immobiliari.

Lending crowdfunding, cos’è e come funziona

Il lending, dalla traduzione stessa del termine, ha come sottostante un contratto di prestito. L’investimento consiste nel prestare i propri risparmi ad una società, solitamente non un spv ma la società con operatività storica, in cambio di un tasso d’interesse corrisposto secondo un piano di ammortamento prestabilito.

Anche in questo caso non mancano le varianti, ci sono ad esempio i ritorni stimati e i tassi fissi, la quota di capitale può essere rimborsata alla scadenza del finanziamento (bullet) o alla francese (che prevede il rimborso di quota capitale insieme alla quota degli interessi). 

Remunerazione

La remunerazione con il lending crowdfunding dipende in larga parte dai risultati economici ottenuti dalla società che riceve il finanziamento, in poche parole dipende dai flussi di cassa futuri. Tali flussi devono risultare positivi per far si che un’operazione venga giudicata positivamente sia dalle piattaforme che presenteranno l’operazione che dagli investitori.

I ritorni e la restituzione del capitale possono prevedere rate mensili, trimestrali o una liquidazione alla conclusione del prestito. 

Nel caso di un piano di ammortamento alla francese, in base alla periodicità (mensile, trimestrale etc.) si riceve per ogni rata una quota mista che comprende sia i rendimenti che la graduale restituzione del capitale.  

Con la tipologia di finanziamento bullet invece, gli interessi vengono distribuiti su base mensile o trimestrale e il capitale rimborsato a fine finanziamento. 

Esistono numerose piattaforme di lending, nel mondo del finanziamento alla PMI spicca October (ex lendix) sopra tutte per la diversificazione geografica e il track record di campagne, mentre in Italia seppur tra le realtà più recenti a cavallo tra il settore immobiliare, industriale e energetico vale la pena menzionare la piattaforma RE-Lender.

Differenze e rischi

Quando si parla di equity e lending, si parla sempre di piattaforme con caratteristiche specifiche che operano secondo la legislazione vigente. Non esistono evidenze sul fatto che una modalità sia migliore, più redditizia, meno rischiosa dell’altra, dipende tutto dalla società che raccoglie i fondi.

La piattaforma in entrambi i casi è un mero intermediario che ha solamente il compito di valutare e pubblicare il progetto, è una vetrina per le varie opportunità d’investimento. 

Il rischio di perdita totale o parziale dell’investimento c’è sempre in entrambi i casi, come in qualsiasi investimento, nulla è garantito, altrimenti si perderebbe il concetto stesso nell’investire. Sia per chi vuole farsi finanziare che per chi vuole investire è sempre necessario studiare le singole piattaforme, ricercare esperienze di utenti online, analizzare il track record delle operazioni lanciate e concluse.

La parola chiave in questo settore è una ed una sola: trasparenza.

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WORLD BOOK DAY

Yvon Chouinard per il World Book Day

In occasione della Giornata mondiale del libro dedichiamo questo articolo a Yvon Chouinard, arrampicatore, alpinista e imprenditore statunitense.

“Because the world is changing, we can never assume that the way have done things in the past is adequate to the future”.

Yvon Chouinard

Con attrezzature tecniche di sua invenzione ha partecipato all’età dell’oro della scalata allo Yosemite negli anni 60 promuovendo il clean climbing, mentre negli anni 70 ha sviluppato anche la moderna arrampicata su ghiaccio.

Chouinard è noto per aver fondato la compagnia di abbigliamento e attrezzi, Patagonia. Nel 1970, in un viaggio in Scozia, acquistò alcune magliette da rugby e le vendette con grande successo. Da questo piccolo inizio, l’azienda Patagonia sviluppò una vasta gamma di abbigliamento tecnico robusto.

Yvon Chouinard rappresenta un grande esempio di imprenditoria illuminata, guidato dal rispetto per l’ambiente e per i suoi collaboratori.

Il suo manifesto è diventato un best seller dal successo internazionale intitolato “Let my people go surfing”. 📚 

 

 
 
 
 
 
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World Book Day by Fintech Titans.

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INVESTIRE NELL’IMMOBILIARE CON CONCRETE INVESTING

Concrete Investing è una delle principali piattaforme italiane di crowdfunding immobiliare.

Ha dimostrato un approccio molto professionale dal lancio nel 2018 collaborando con promotori e sviluppatori immobiliari di prestigio.

Per questa ragione abbiamo deciso di recensirla e condividere il nostro parere sui vantaggi dell’utilizzo di questo strumento per diversificare i propri risparmi.

Come funziona Concrete Investing

Nel mondo del crowdfunding immobiliare esistono due grandi macro categorie, l’equity e il lending.

Quando entriamo nel dettaglio della piattaforma Concrete Investing ci riferiamo all’equity crowdfunding. Investendo su concreteinvesting.com si acquisiscono quote della società che svilupperà il progetto, non si diventa proprietari dell’immobile, ma di una quota societaria.

In Italia le piattaforme di tipo equity devono essere autorizzate e vigilate da Consob e Concrete Investing soddisfa questo requisito. Fa parte infatti dei gestori attivi iscritti al registro dei Gestori dei Portali, con delibera d’iscrizione n.20405.

L’autorizzazione Consob rappresenta una garanzia di serietà e un punto a favore della piattaforma. A piè di pagina del sito di Concrete Investing sono presenti tutta la documentazione dettagliata riguardante in ottemperanza alla normativa italiana. 

Quanto si guadagna con Concrete Investing

I rendimenti pubblicati sono stimati con l’indicazione di un IRR atteso (rendimento annuale) ed un ROI atteso (rendimento totale).

Non si tratta di progetti di breve durata, ricevi i rendimenti alla conclusione del progetto per cui possono passare anni prima di vedere il proprio guadagno. Inoltre vanno tenuti in conto i frequenti ritardi nel mondo dell’edilizia dovuti principalmente alla burocrazia e alle autorizzazioni. 

Fino ad ora solo un progetto, Torre Milano, ha rimborsato, con un IRR dell’11,86%, più alto dell’atteso al lancio della raccolta pari al 9,6%. Ovviamente è un rendimento lordo che non tiene in considerazione delle commissioni e la tassazione, anche perché varia da investitore a investitore. 

Si può quindi considerare questo valore come performance della piattaforma, coincide con la media delle IRR attese pubblicate. 

Diversificare in diversi progetti è l’opzione migliore per ridurre il rischio d’investimento. Nonostante ciò i ticket minimi di Concrete Investing a partire da 5.000€ non la rendono facilmente accessibile e a tutti i portafogli.

Quanto costa investire con Concrete Investing

L’alto livello delle offerte pubblicate da Concrete Investing ha concesso alla piattaforma di utilizzare un modello di commissioni. Un modello più simile al mondo della finanza mobiliare che a quello del crowdfunding. Solitamente infatti le commissioni ricadono sul promotore del progetto o in alternativa sulla quota di rendimenti incassata.

Concrete utilizza un sistema misto, esiste quindi una investment fee che si applica una tantum in percentuale ai fondi investiti, tra l’1% e il 4%.

Il materiale informativo dell’offerta di ogni specifico progetto specifica la percentuale di commissioni sul totale investito.

Si tratta di una commissione che viene applicata solo in caso di esito positivo della raccolta, viene quindi restituita insieme al capitale in caso non si raggiunga l’obiettivo minimo. 

Come vengono tassati i rendimenti con Concrete Investing

Le quote investite vengono amministrate per il tramite di una fiduciaria. La fiduciaria si occuperà, aprendo per ogni utente un mandato con intestazione fiduciaria (gratuito), della tassazione agendo da sostituto d’imposta, ottimizzando così la fiscalità dello strumento.

Quali sono i rischi di investire con Concrete Investing

Investimento = Rischio

Non ci sono garanzie di nessun tipo, anche perché parliamo di rendimenti a doppia cifra quando i rendimenti dei conti deposito arrivano con difficoltà al 3%.

A questa tipologia di investimenti va quindi destinata la percentuale di portafoglio dedicata agli investimenti più rischiosi, sempre in funziona della propria propensione al rischio.

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EVOESTATE, 18 PIATTAFORME IN UNA

Se ti appassiona l’immobiliare e ti incuriosisce il mondo del crowdfunding, non c’è modo migliore che attraverso un aggregatore di piattaforme come Evoestate per iniziare. 

Scegliere un aggregatore invece che una singola piattaforma ti permette di risparmiare parecchio tempo, ottimizzando la risorsa più importante che abbiamo.

Esistono pochi aggregatori nel segmento crowdfunding immobiliare e sicuramente il più serio ed affidabile è EvoEstate.

Investire con EvoEstate, vantaggi e svantaggi

Il primo motivo per cui conviene investire attraverso un aggregatore è che con un solo account è possibile investire in più di 18 piattaforme provenienti da 6 diversi paesi. In nessun altro modo potresti diversificare così facilmente. 

In aggiunta EvoEstate ha implementato funzionalità che le stesse piattaforme a volte non hanno come l’autoinvest ed il marketplace (mercato secondario). 

L’autoinvest se vuoi ottimizzare il tuo tempo e non stare sempre attento ai nuovi progetti è uno strumento ideale, ti fa impostare vari parametri tra cui rischio e rendimento ed investirai in automatico solo in progetti con quelle determinate caratteristiche. 

Il mercato secondario non è altro che la possibilità di comprare e vendere titoli prima della scadenza di un progetto.

L’investimento minimo è a pari a 50€, consente quindi di diversificare in un gran numero di progetti in un modo del tutto democratico.

Lo svantaggio per chi risiede fiscalmente in Italia potrebbe essere rappresentato dal fatto che non hai alcun tipo di tassazione, ricevi i rendimenti lordi. Potresti anche avere un ritardo nella comunicazione che gli investitori ricevono dalle singole piattaforme, perchè EvoEstate deve sempre tradurre tutto per mantenere i suoi iscritti informati. 

Tipologie di progetti e skin in the game

Le tipologie di progetti essendo sempre legati all’immobiliare, oltre a distinguersi tra lending e equity, possono consistere in un immobile messo a reddito, un interesse fisso o un rendimento stimato, dipende soprattutto da piattaforma a piattaforma.

Una delle più importanti caratteristiche di EvoEstate è che oltre alla due diligence delle piattaforme, gli analisti di EvoEstate realizzano una seconda analisi e riportano il loro giudizio con i pro e contro che hanno identificato nella descrizione del  progetto. Da questa analisi decidono loro stessi se investire nel progetto etichettandolo come “Skin in the game” in quanto rischiano in primis il loro capitale. 

“Skin in the game” è un’espressione che si utilizza nel mondo degli investimenti, potrebbe essere tradotto come “Correre il rischio” o “Metterci la faccia”. 

Chi c’è dietro EvoEstate?

Audrius Visniauskas e Gustas Germanavičius nonostante la loro giovane età vantano già più di 6 anni come investitori nel real estate crowdfunding. 

Audrius in particolare, prima di fondare EvoEstate ha già all’attivo una serie di investimenti in startup di rilievo, tra le altre ha partecipato ad un importante round di investimento (Series A) in Revolut nel 2016.

Entrambi vengono dalla Lituania, hanno fondato insieme EvoEstate nel 2019.

Li abbiamo incontrati a Vilnius nell’autunno del 2019 mentre ci trovavamo in viaggio per capire meglio come l’ecosistema startup delle capitali baltiche.

Aggiornamento Q1

Sul sito di EvoEstate troverai anche una timeline con l’analisi dell’andamento delle piattaforme per ogni quadrimestre. L’ultimo aggiornamento appena pubblicato riguarda il Q1 del 2020. 

Rating EvoEstate delle principali piattaforme con cui collabora.

Da questa ultima analisi sono emersi alcuni dati fondamentali come:

  • 0.925% di progetti con ritardo nel pagamento del capitale 
  • 2.775% di progetti con ritardo oltre i 7 giorni degli interessi 
  • 10.34% XIRR come rendimento medio del Q1 2020
  • 13.11% XIRR come rendimento storico dei progetti del portfolio skin in the game.

Conclusioni

La registrazione a EvoEstate è completamente gratuita, il sito è in inglese e la grafica facilmente consultabile. Riteniamo sia un’ottima alternativa per allocare non più del 5% del proprio portafoglio investimenti, impostando una strategia con l’autoinvest, monitorando di quando in quando i risultati ottenuti.

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COME FINANZIARE UN’AZIENDA AI TEMPI DEL COVID-19

L’economia reale non si ferma, si può finanziare un’azienda ai tempi del COVID-19

Finanziare un’azienda ai tempi del COVID-19 non è mai stato così difficile come oggi. Basti pensare com’è difficile uscire di casa per il solito appuntamento con il bancario è diventato impossibile, per quanto fosse già obsoleto.

La solita trafila, se ti va bene arrivi in filiale e parli con il responsabile imprese, altrimenti attendi per più di mezz’ora che ritorni dalla pausa cappuccio brioche (true story).

Un elenco interminabile di documenti, bilancio provvisorio aggiornato all’istante prima di entrare in banca e ovviamente come garanzia tutti i beni della famiglia fino al secondo grado.

Il finanziamento di un’azienda in modalità old school 1.0 era già sconsigliabile prima dell’emergenza sanitaria in cui ci troviamo, figuriamoci in questo nuovo scenario. 

La buona notizia è che grazie alla tecnologia ci sono parecchie nuove possibilità per le aziende di finanziarsi. 

Come finanziare una azienda ai tempi del COVID-19?

La risposta è data dalla fusione tra i termini finance e technology: è il fintech! Quel processo tale per cui c’è sempre più spazio per l’innovazione tecnologia nella finanza classica.  Non a caso, già da anni, anche le grandi corporate credono e scommettono nel settore. Citando Roberto Lorini, FinTech leader di PwC Italia:

“Mai come ora, il contributo delle aziende FinTech in termini di accelerazione dell’innovazione digitale alle aziende finanziarie tradizionali,  può diventare un elemento strategico per un’innovazione volta a rispondere alle nuove esigenze della clientela (privati e corporate)”.

L’agilità e la struttura snella delle fintech ha permesso alle varie organizzazioni di lanciare dei prodotti ad hoc nel giro di una settimana, se non giorni, uno dei grandi vantaggi di questo tipo di aziende.

Le soluzioni dal mondo fintech italiano

1) BorsadelCredito.it lancia Cash Anti Covid-19, prodotto finanziario pensato per le piccole e medie imprese danneggiate dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria in corso. Si rivolgono a tutte le PMI attive in Italia, con business in difficoltà a causa del lockdown anti-Coronavirus.

2) Mamacrowd la famosa piattaforma partecipata da Azimut, lancia un progetto di crowdfunding per le imprese che sono state maggiormente danneggiate dal COVID-19. L’iniziativa permette di supportare attraverso capitali privati esercizi commerciali e locali paralizzati dall’emergenza; 

3) RE-Lender piattaforma di lending crowdfunding ha appena annunciato il lancio di RE-START Italia, un nuovo prodotto che punta al reperimento di capitali per imprese che hanno la necessità di ripartire dopo questo periodo di stop obbligato. 

Un grande in bocca al lupo a tutte le aziende! Mai come oggi #andratuttobene

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REVOLUT, LA MIGLIOR CARTA IN CIRCOLAZIONE

Dietro una startup di successo c’è sempre una persona o un gruppo di persone con alle spalle una storia.

Quest’oggi andremo ad approfondire quella di uno dei leader più quotati nel mondo del fintech e della sua startup; stiamo parlando di Nikolay Storonsky e di Revolut.

Revolut è stata fondata nel 2015 da Nikolay Storonsky e Vlad Yatsenko nel coworking più importante del Fintech a livello mondiale, Level39, all’interno del quartiere finanziario londinese di Canary Wharf. É cresciuta poco a poco, anche grazie al suo approccio innovativo nella comunicazione, per la quale si è sempre distinta, fino a posizionarsi tra le Fintech con la più alta valutazione d’Europa. 

Dopo l’ultimo round D Series da $500m, il suo valore si attesta intorno ai 5,5 miliardi di dollari, tre volte più alta rispetto alla precedente valutazione del 2018 pari a 1,7 miliardi di dollari.

Revolut: di cosa si tratta e a cosa può servire 

Revolut è fondamentalmente una carta di debito Mastercard classica dove tutte le sue funzionalità possono essere gestite tramite app. 

Per iscriversi basta semplicemente scaricare l’applicazione e seguire il procedimento di registrazione identificazione. 

Revolut consente di operare in più di 150 valute al tasso di cambio interbancario e inviare denaro all’estero in 30 valute. 

Grazie all’app è poi possibile gestire praticamente tutte le operazioni tra le quali anche quelle di cambio del pin o di blocco della carta in caso di smarrimento. Nulla a che vedere con le code in filiale per farsi fare una nuova carta.

Tipologia di carte Revolut

Esistono tre diversi tipi di carte personali (standard, premium e metal) che rispondono a esigenze diverse. Per le carte business abbiamo preparato un articolo dedicato. La ricarica della carta si può effettuare mediante due modalità, ovvero tramite bonifico bancario o carta di credito/prepagata/debito abilitate per i pagamenti online.

Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche delle diverse carte, di cui andremo ad analizzare le singole caratteristiche


STANDARD

La carta Revolut di tipo standard non ha alcun costo di attivazione e nessun canone, ti permette di realizzare bonifici e trasferimenti fondi completamente gratuiti.

  • Conto Regno Unito gratuito
  • Conto euro IBAN gratuito
  • Puoi fare spese in oltre 150 valute al tasso di cambio interbancario
  • Cambio senza commissioni nascoste in 30 valute fiat fino a €6,000 al mese
  • Prelievi da bancomat senza commissioni fino a €200 al mese
  • Carta Revolut gratuita.


PREMIUM

Quando si passa alla versione Revolut premium, oltre ad avere un canone di 7,99€ al mese, inizi ad avere una serie di servizi veramente utili in aggiunta a quelli già offerti dalla carta standard. Consigliatissima per chi viaggia spesso visto che include diversi tipi di assicurazioni e cambi illiminati in 30 valute.

  • Conto Regno Unito gratuito
  • Conto euro IBAN gratuito
  • Puoi fare spese in oltre 150 valute al tasso di cambio interbancario
  • Cambio illimitato in 30 valute fiat, senza limite mensile
  • Prelievi da bancomat senza commissioni fino a €400 al mese
  • Assicurazione medica internazionale
  • Assicurazione per ritardi su volo e bagagli
  • Consegna espresso/prioritaria globale
  • Assistenza clienti prioritaria
  • Accesso immediato a 5 criptovalute
  • Carta premium con design esclusivi
  • Carte virtuali usa e getta
  • Accesso tramite Pass LoungeKey
  • Pass di accesso gratuito alla lounge per te e un amico, se il volo ritarda più di un’ora
  • Costo di 7,99€ al mese.


METAL

La versione Revolut metal, oltre ad essere visivamente di gran impatto offre una serie di servizi aggiuntivi alla carta Premium, come si può notare dall’elenco qui sotto. Il canone in questo caso è pari a 13,99€ al mese.

  • Conto Regno Unito gratuito
  • Conto euro IBAN gratuito
  • Puoi fare spese in oltre 150 valute al tasso di cambio interbancario
  • Cambio illimitato in 30 valute fiat, senza limite mensile
  • Prelievi da bancomat senza commissioni fino a €600 al mese
  • Assicurazione medica internazionale
  • Assicurazione per ritardi su volo e bagagli
  • Consegna espresso/prioritaria globale
  • Assistenza clienti prioritaria
  • Accesso immediato a 5 criptovalute
  • Carte Revolut Metal exclusive
  • Carte virtuali usa e getta
  • Accesso tramite Pass LoungeKey
  • Pass di accesso gratuito alla lounge per te e fino a 3 amici, se il volo ritarda più di un’ora
  • Fino allo 0,1% di Cashback in Europa e fino al 1% fuori dall’Europa, su ogni pagamento fatto con carta
  • Ottieni un concierge per gestire meglio il tuo stile di vita
  • Costo di 13,99€ al mese.


LIMITED EDITION

In alcuni occasioni Revolut ha lanciato anche una serie di edizioni speciali a come quella realizzata per il Gay Pride con una tiratura limitata di 30,000 mila esemplari. 

Disclaimer: prima di arrivare a scrivere questo articolo abbiamo scaricato tutte le app di carte e conti online, le abbiamo utilizzate per diverso tempo, messe alla prova con parecchi viaggi in giro per il mondo, per arrivare man mano a scartare le meno performanti.

Siamo quindi giunti alla conclusione finale che Revolut offre la migliore alternativa sul mercato.